Come fotografare con la pioggia

Una bella giornata piovosa

La maggior parte dei fotoamatori ama scattare all’aperto: per esempio in viaggio, o durante le uscite organizzate con i colleghi, le occasioni per fare una bella fotografia sono tantissime.

Ma cosa succede quando il tempo cambia all’improvviso e magari comincia a piovere? In questo articolo vedremo come affrontare uno dei nemici più temuti, e trasformarlo in un prezioso alleato per realizzare immagini ancora più suggestive.

Infatti, se pensi che il brutto tempo sia un ostacolo per fare belle foto, scoprirai che, prendendo le opportune precauzioni, scattare durante una giornata piovosa può presentare dei notevoli vantaggi.

Per questo, alcuni fotografi aspettano con impazienza una bella giornata di pioggia per uscire a catturarne tutti i particolari.

La pioggia cambia le cose

Fotograficamente parlando, uno degli aspetti magici della pioggia, è la sua capacità di trasformare i paesaggi: la stessa veduta che quando c’è il sole è semplicemente carina, con la pioggia può acquisire maggiore profondità e diventare davvero interessante.

Anche i soggetti più piccoli cambiano aspetto, perché quando si bagnano riflettono luci e colori dell’ambiente circostante: raggi di sole, lampioni, insegne luminose.

La pioggia è quindi un’ottima occasione per sperimentare un nuovo approccio alla fotografia di paesaggio naturale o cittadino, o alla macrofotografia, concentrandoti sulle superfici, i piccoli oggetti bagnati, o anche sulle singole gocce.

Infatti, utilizzando un filtro polarizzatore potrai ridurre l’effetto della foschia e riportare i colori alla saturazione naturale, assorbita dai riflessi dell’acqua.

Leggi anche: I tre filtri ottici di cui non puoi fare a meno

La pioggia premia l’attesa

Inoltre, quando piove, alcuni luoghi modificano le loro caratteristiche anche in maniera piuttosto radicale: molte strade si riempiono di automobili in coda, oppure certe piazze, solitamente affollate, si svuotano.

Con la pioggia, anche gli esseri umani si comportano diversamente: potrai osservare moltitudini di ombrelli, gruppi di persone stipate sotto una tettoia, o individui che cercano riparo come possono, adottando comportamenti strani.

Pablo Bartholomew, A Rainy Day in The Bombay of 1970s

Quindi, specialmente se la pioggia è molto forte e non hai una finestra con un affaccio favorevole, cerca riparo sotto un portico, una tettoia, o anche in macchina.

Se trovi una posizione con una buona visuale e hai la pazienza di aspettare, con un po’ di fortuna la tua attesa sarà premiata: riuscirai a fare una fotografia originale e di sicuro effetto.

Come proteggersi dalla pioggia

Se invece decidi di affrontare il maltempo e uscire allo scoperto, naturalmente è importante proteggere te stesso, e soprattutto la tua fotocamera, dall’acqua.

Copriti con una mantella impermeabile o un altro sistema che ti consenta la maggiore libertà di movimento possibile. Quindi, lascia a casa l’ombrello o qualunque altro oggetto che tenga occupate le tue mani o ti impedisca movimenti comodi.

Per la tua fotocamera, fai molta attenzione. Il metodo artigianale del sacchetto in PVC col nastro adesivo attorno al paraluce, anche se abbastanza popolare, non sempre garantisce risultati ottimali.

Infatti, oltre a non essere poi così maneggevole, la plastica potrebbe lesionarsi o accumulare acqua all’interno delle piegature, che bagnerà la fotocamera quando la spoglierai.

Invece, ti suggerisco di dotarti di un’apposita copertura antipioggia in nylon. Ne esistono di varie taglie per adattarsi perfettamente alle dimensioni del tuo corpo macchina e del tuo obiettivo: lasciano scoperta la lente frontale e ti consentono un accesso ai controlli posteriori con comodità e sicurezza per tutto il tempo di utilizzo.

In ogni caso, porta sempre con te qualche fazzoletto in cotone per rimuovere l’acqua in eccesso ed in particolare le gocce che inevitabilmente si poseranno sulla lente.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: