Come sono riuscito a fotografare una goccia d’acqua

La passione per la fotografia è soprattutto una continua sperimentazione. Una delle sfide più avvincenti è dimostrare a sé stessi che si possono ottenere risultati soddisfacenti e gratificanti anche senza utilizzare attrezzature da studio ultra-professionali.

Nel mio percorso da eterno apprendista fotografo, sono sempre stato affascinato da quelle foto in cui l’acqua sembra una parte dell’universo, e schizzi e zampilli diventano pianeti e nebulose.

Una goccia d’acqua porta dentro di se luce e vita, e fermarla in un istante è come fermare il tempo. Per questo, riuscire a immortalare una goccia nella sua brevissima vita è diventato uno dei miei obiettivi da fotoamatore.

Quando ho cominciato a studiare l’argomento, ho visto molti video-professori realizzare queste immagini utilizzando attrezzature anche molto sofisticate. Alla fine però ho scoperto che è possibile realizzare questo tipo di scatto anche con un allestimento alla portata di tutti.

Il mio set artigianale

Il set che ho realizzato consisteva in un coperchio di una pentola pieno d’acqua quasi sino all’orlo come “specchio d’acqua”. Per raccogliere l’acqua che sarebbe caduta fuori, l’ho appoggiato in una ciotola più grande.

Sullo sfondo ho posizionato un cartoncino nero e per produrre le gocce ho utilizzato uno straccio bagnato tenendolo a mezz’aria e strizzandolo secondo necessità.

Le dimensioni del set erano circa 60cm x 60cm in tutto.

Lo schema luci

Per illuminare la scena, ho posizionato due pannellini led ai lati della ciotola. Inoltre, per riscaldare leggermente la luce ambientale, ho utilizzato due lampade da tavolo sempre a led, facendo in modo che la loro luce cadesse dall’alto.

Ho utilizzato la luce continua perché è più gestibile anche se richiede uno studio più accurato dei tempi di scatto.

Invece con il flash avrei potuto utilizzare il tempo di sincronismo, ma avrei dovuto lavorare su altre caratteristiche del lampo, come per esempio la durezza della luce.

Naturalmente, lo scopo è catturare una goccia nella frazione di secondo in cui attraversa l’inquadratura: per questo ciascuno può scegliere il sistema che ritiene più appropriato.

L’attrezzatura

L’attrezzatura che ho utilizzato è stata:

  • fotocamera: Canon 5D Mark IV
  • obbiettivo: 70-200 f/4
  • tubo di prolunga da 13mm
  • treppiedi

L’accoppiata tubo+obbiettivo è risultata vincente per le caratteristiche della luce e le dimensioni del set che ho utilizzato.

In ogni caso, con le opportune regolazioni, anche l’obbiettivo standard in dotazione alla fotocamera può essere adatto a raggiungere lo scopo.

Le impostazioni di scatto

Infine, le impostazioni della fotocamera sono state:

  • tempo di scatto: 1/4000
  • apertura: f/4.5
  • ISO: 3200

Siccome avevo a disposizione una luce continua, ho utilizzato lo scatto a raffica mentre facevo cadere le gocce.

Naturalmente, fra le tante immagini, molte si sono rivelate brutte o inutili. Qualcun’altra invece ha abbondantemente ripagato il mio impegno che è durato tutta la sera, fino a notte fonda.

E il risultato finale mi ha soddisfatto. Moltissimo.

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Foto di Umberto Spagnoletti

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1 commento

  1. Salve, Umberto!
    “E il risultato finale mi ha soddisfatto. Moltissimo.”
    Sono d’accordo.
    I agree with you. We don’t always need the drip as it exits (and has been done so many times), this is more subtle, gentle, refined and I welcome such calming things in these prickly times. Lovely shot, lovely project.
    Complimenti!

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